Gli ultimi passanti si avviano verso casa, avvolti nelle loro sciarpe calde per proteggersi dal freddo, iniziano così le fredde notti invernali di un senzatetto.
Sono le 23 di una notte che scende a zero, una notte umida nel centro di Milano. A rompere il silenzio della città sono solo i macchinari dell’Amsa che raccolgono i rifiuti di un affollato pomeriggio prenatalizio. Nel mentre la notte fa posto, a tende e cartoni.
Strade, tunnel, fermate dei mezzi pubblici, edifici abbandonati, fabbriche, stazioni di smistamento e sottopassi diventano rifugi caldi per circa 2000 clochard nella nostra città.
Le pattuglie della Croce Rossa, gli angeli dei Clochard, perlustrano le strade. Bussano a tutte le tende, offrono bevande calde, un sacchetto di alimentari e sacchi a pelo a chi ne ha bisogno.
Durante le fredde notti invernali di un senzatetto, nascono storie. Come quella di Micaela, 33 anni, romena, scappata dal suo paese dopo che il padre aveva ammazzato la madre davanti ai suoi occhi. Ma Micaela, arrivata in Italia, da due mesi ha un sogno: quello di trovare lavoro come badante per poter lasciare le strade e costruirsi un futuro.
Riparte potenziato il piano freddo del comune di Milano che offre ai senzatetto dei posti nelle strutture di accoglienza. in aggiunta ai circa mille posti disponibili in città tutto il giorno tutto l’anno, verranno aperti gradualmente a seconda delle esigenze molti centri, sia di proprietà dell’Amministrazione sia offerti da enti del Terzo Settore.
Per i casi ritenuti “critici”, inoltre esiste un numero verde il 02.884.476, attivo 24 ore su 24.
Anche con il potenziamento dei mezzi con cui aiutare i senzatetto però, sconfiggere il problema, non è immediato e nemmeno facile. Ma con quel fondo di umanità che rimane bisogna ricordare che ogni volta che riserviamo un gesto di bontà e gentilezza ad uno di loro, ci avviciniamo sempre di più al raggiungimento di quest’obiettivo.