È stato un incontro fortemente voluto e appassionatamente partecipato. Un momento di riflessione svolto su Facebook per parlare della scoperta di Milano fragile a causa del Covid, ma anche capace di individuare una risposta forte alla crisi che l’ha investita. Marco Rasconi, Presidente dell’Associazione lotta alla distrofia muscolare, Maurizio De Caro, docente di estetica e territorialità all’Università di brescia, Angelica Vasile, presidente della commissione Politiche sociali al comune di Milano, Paola Baldini della cooperativa sociale Bes, e Gianni Zais, fondatore di Milano Positiva, si sono confrontati sulla necessità che Milano rinnovi la sua coscienza, la propriocezione, la consapevolezza di stare interpretando un ruolo che attraversa la scuola. Il contributo portato da ogni singolo protagonista, ha permesso così di assolvere a questa forma di partecipata sessione di autocoscienza per addivenire ad un punto in comune: bisogna riconoscere la nostra fragilità per ripartire più forti. Il che significa anzitutto imparare a dialogare, ad ascoltare quelle che sono le categorie che mostrano le maggiori difficoltà e le necessità più impellenti, perché una società che funziona deve anzitutto garantire coloro che sono in maggiore difficoltà. Per questo occorre sensibilità, capacità di agire in senso razionale e artistico, con la dimensione d’ascolto che faccia proprio l’archetipo femminile; capace in sé di saper accogliere l’altro e fare dell’accoglienza un valore. Dunque la diversità come valore: che si traduce nella capacità di aiutare i disabili, sostenere gli ultimi e pensare architettonicamente la città in modo nuovo, contemporaneo ma classico com’era capace la Grecia micenea o aristotelica, in grado quindi di saper porre se stessa al centro attraverso l’ausilio della critica. Un incontro intenso che Milano Positiva ha inaugurato ieri e che intende continuare. Un viaggio al centro di noi, per tornare ad abbracciarci come prima. Più di prima.
ecco le immagini dell’incontro