Mancano pochi giorni. Il 14 settembre metropolitane, bus e tram torneranno a riempirsi.
Le scuole riapriranno, con tutte le incognite del caso. A Milano, però, in Viale Monza, arteria che collega il centro con la vicina periferia di Sesto san Giovanni, non esiste per ben tre fermate, Pasteur, Rovereto e Turro, uno scivolo per disabili.
Malgrado la densità urbana, malgrado i molti plessi scolastici, non esiste uno scivolo che possa consentire ad un ragazzo disabile in carrozzella di poter prendere la metropolitana per andare a scuola
Eppure fino qui non si è riusciti a fare nulla.
Non stiamo parlando di una periferia urbana di una piccola realtà. Stiamo parlando di tre fermate della metropolitana della linea uno, a ridosso del centro storico. Piazza Duomo dista solo cinque fermate da Pasteur.
Milano positiva ha ottenuto di essere ascoltata dalla commissione welfare del comune di Milano che ha accettato di audirci per capire il problema e provare a verificare se sussistono le condizioni per apportare un provvedimento immediato. Ci stiamo adoperando per coinvolgere anche volti noti alle cronache e della politica per spingere affinché una soluzione sia individuata.
Sicuramente c’è una questione di costi e di tipo logistico. Non possiamo tuttavia recalcitrare dal dovere morale di sostenere il bisogno dei più diversamente abili. Proprio perché l’avverbio diversamente non è un diminutivo ma un pronunciamento migliorativo di una realtà sociale. A questo ci adoperiamo e per questo ci spendiamo. Non è finita fino a quando non è finita. Ci aspetta molto lavoro, sul piano culturale ed economico per far comprendere che la disabilità è uno degli elementi della complessità sociale. Si trova nella parte alta delle priorità di una comunità. E ci aspettiamo trovi delle risposte. Auguri a noi, auguri a voi che ci invogliate e spronate a continuare.