La situazione è, a dirla tutta, quantomeno imbarazzante. Mentre in Lombardia si viveva un momento drammatico tra i mesi di Aprile e Maggio a causa della pandemia, il Governatore della Regione, Attilio Fontana, con trattativa privata assegnava al cognato la vendita di DPI tra cui 70.000 camici. Quando poi Report, venuto a conoscenza della transazione da oltre 513.000 Euro, va a domandare sia al titolare della Dama sia allo stesso Governatore, la ragione di questa scelta, la transazione viene trasformata in donazione.
Siamo al 15 Maggio e passeranno tre settimane quando Fontana dichiarerà, è il 7 Giugno, di non aver mai saputo nulla dell’operazione e di non essere mai intervenuto. In realtà pochi giorni fa un servizio di Luigi Ferrarella sul Corriere della Sera, tra i più bravi ed affermati giornalisti italiani di giudiziaria, si scopre che in realtà il 19 di Maggio il Governatore da un fondo scudato della propria famiglia, ha cercato di far arrivare al cognato, Andrea Dini, 250.000 Euro, con un regolare e legale bonifico, e che solo un controllo della Banca d’Italia ha impedito venisse portato a termine per l’incongruenza dell’operazione. In una sola volta siamo venuti a conoscenza del fatto che Fontana appartiene a quella schiera di persone che hanno portato soldi all’estero illegittimamente, che li ha fatti rientrare e che poi , mentre in Lombardia migliaia di persone morivano, ha dato una commessa ad un’azienda di famiglia (la moglie ha il 10% della Dama Spa)
Di qui in poi se tutte le prove acquisite dai magistrati, perché ricordiamoci che siamo ancora in uno Stato di diritto, si dimostreranno essere vere, allora il Governatore non potrà rimanere dov’è. Poiché però per accertare la verità serviranno degli anni, è ineluttabile che per motivi di opportunità se il Goventatore nelle prossime ore non dovesse essere nelle condizioni di smentire il bonifico e le date in cui sarebbe stato posto in essere, dovrà necessariamente lasciare la carica. E con loro una maggioranza che sta affondando. Una situazione che davvero lascia sgomenti. Considerando che qui non è solo una questione di soldi. Qui ci sono 17.000 morti che chiedono giustizia e rispetto.