Non fanno rumore, non fanno audience e non fanno neppure guadagnare soldi. anzi. I disabili, per il solo fatto di avere avuto la sfortuna di essersi trovati in condizioni di non autosufficienza, sono poco considerati anche dal legislatore che tra barriere architettoniche e assegno di sostegno dimostra ampiamente di considerare la persona con handicap un “non-problema”. Persino il linguista ha dei problemi con loro: tanto che lo definisce diversamente abili.
A Milano il problema lo abbiamo sulla linea rossa M1 tra Pasteur e Turro. Tre fermate e neppure un montascale o un ascensore. Per chi vive lì è fatto divieto di avere un parente con disabilità. Tra le tre fermate c’è quella di Rovereto dove si trova una delle scuole più importanti della citta: quella del parco Trotter scuola elementare e media, con tantissimi ragazzi figli d’immigrati. Questa deve essere stata considerata zona franca: disabili free.
L’associazione Milano Positiva ha lanciato una petizione per chiedere che almeno in una delle tre fermate venga messo o un ascensore o un montascale. Per non fare dispetto alle altre due si potrebbe mettere scivolo ed ascensore in tutte e tre le fermate. Hai voglia a sostenere che Milano è città europea. Se tratta così i disabili, tra barriere architettoniche insopportabili e sostanziale disinteresse del legislatore forse bisogna rivedere l’etichetta della città. La Petizione chiede d’intervenire. È stata messa su Change.org. La trovate lì, potete firmarla e aiutarci ad aiutare.