“Colleghi, è facile fare opposizione e cercare il pelo nell’uovo. Cerchiamo di essere seri, perché la politica lo richiede: sulla vicenda dei disabili occorre fare i conti con la realtà e con i soldi che ci sono. È per questo che siamo una regione virtuosa. Perché non splafoniamo come succede altrove, costringendo poi gli altri a pagare”
Chi ha pronunciato queste parole non è un burocrate del PD, come probabilmente sarebbe definito un democratico da un leghista. L’esatto contrario, semmai. In commissione sanità in Regione lombardia il presidente della commissione, il leghista Emanuele Monti, svestiti i panni del presidente ha indossato quelli del consigliere e nella più classica delle versioni ortodosse vetero democristiane ha pontificato sulla necessità di essere seri, di considerare che a Roma si decide altrimenti, che la Lombardia fa quello che può. Insomma anche la Lega ha da campare e da fare i conti con la realtà.
E allora vediamola, questa realtà. Innanzitutto ci sarebbe, la delibera è stata presentata con delle slide, ma nessuno ne possiede copia a parte l’Assessore Stefano Bolognini, la conferma dell’assegno a 600 Euro per ogni famiglia con disabili a carico; e poi ci sarebbe anche una disponibilità a fornire altri 500 euro di servizi fino quindi ad una disponibilità di 1100 Euro complessivi. Per i casi più gravi si passerebbe a 900 Euro e a un incremento fino a 1900 Euro.
Tra i servizi forniti, però, ci sarebbero i voucher che fornirebbero un’assistenza potenziale attraverso adsistenza sanitaria. Se non fosse che proprio questi servizi sono fruiti solo per un 10%, in parte perché molte famiglie non sanno come chiederli; in parte perché i servizi semplicemente non ci sono. E questo è emerso chiaramente in commissione. I 20 milioni di Euro che sarebbero stati trovati, inoltre, non arrivano dal bilancio della regione ma da soldi che arrivano dal fondo unico della disabilità, ovvero dal Governo centrale. Il quale mentre è fatto oggetto di forte critica dalla maggioranza in Regione, comunque fornisce l’unica sponda a cui attingere in questo momento. Parliamo di una regione in cui si sta investendo, anche con forti capitali privati, sulla costruzione di nuovi nosocomi, mentre quelli che ci sono, a gestione pubblica, vivono fortissime sofferenze.
Ho sentito per questo l’Assessore Bolognini e il consigliere Michele Usuelli di + Europa, unico medico della commissione sanità. L’unico che saprebbe probabilmente anche solo fare una puntura, tra tutti i presenti in commissione.
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