Milano Positiva: continuano gli ululati negli stadi, non dovevano finire?
D’accordo, una partita di calcio non è uno sport per verginelle. Avevamo detto però che dopo i fatti di Inter Napoli, in cui è deceduto anche un tifoso ultras dell’Inter, investito da un SUV nero, il calcio e il mondo dello sport tutto, avrebbe dato un limite a questo spettacolo ignobile dei buu razzisti allo stadio durante gli incontri per insultare i giocatori di colore delle altre squadre. Il risultato è come al solito, lo stesso. Finiti i fatti di cui tutti hanno parlato, a partire da giornali e tv, tutto è tornato come prima. E già durante il ritorno di Ancelotti a San Siro di nuovo con il suo Napoli, stavolta contro il Milan, i risultati si sono visti e sentiti da parte di tutti. Di nuovo i cori sul Vesuvio che secondo la falange ultrà del Milan dovrebbe lavare i napoletani di lava. Ora: far finta di nulla non è certamente molto produttivo per la cultura sportiva italiana, né quest’atteggiamento aiuta a recuperare credibilità allorquando poi ci scappa il morto e tutti chiedono di sospendere la partita. Sabato scorso, 26 Gennaio, a San Siro non s’è visto nulla di tutto questo. Anzi, s’è fatto finta di non vedere e s’è voltato le spalle a questo disgustoso ripetersi di atti di razzismo. Oltretutto a poche ore dal giorno della memoria. Milano Positiva solidarizza con chi vive il calcio come un momento di unità e di convivenza civile. E ribadisce che l’auspicio che un giorno milanisti e interisti gli uni seduti accanto agli altri possano vedere insieme un derby ( e già accade) non sia solo un’utopia. Semmai un dovere della società civile. Ed un piacere soprattutto. Non c’è nulla di più piacevole infatti che stare insieme a chi non tifa la tua stessa squadra e godersi una birra insieme. Nel Rugby lo chiamano terzo tempo
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