Milano Positiva, Juve – Milan per tutti ma non per le donne
Ha suscitato e continua a suscitare una marea di polemiche. La decisione della Federazione Gioco Calcio italiana di far giocare la finale di Supercoppa Italiana in Arabia Saudita, a Jedda, sta riempiendo le pagine di tutti i giornali. In Arabia infatti i diritti delle donne sono praticamente inesistenti. Alle donne è precluso l’ingresso ad eventi pubblici di questa portata. In realtà per questa occasione è stato consentito generosamente che alle donne di Jedda sia concesso uno spicchio dello stadio. Potranno accedere separatamente dagli uomini, come avveniva con le persone di colore in Alabama. A differenza degli Stati Uniti però in questo caso la questione non è razziale ma culturale e religiosa. In una certa parte del mondo, secondo una contemporanea interpretazione coranica infatti, le donne costituiscono oggetto di una potenziale seduzione verso il maschile che dunque potrebbe non reggere l’erotica attrazione verso il mondo femminile. In questi giorni proprio in Arabia Saudita è stato sancito che una donna sposata, qualora abbandonata dal marito sia avvisata via Sms. Per la precisione: ad oggi un uomo poteva divorziare senza avvisare la propria moglie, in Arabia Saudita. Con i nuovi interventi normativi, è consentito che le donne siano avvisate attraverso un sms. E sempre in questi giorni le donne in Arabia Saudita hanno conquistato il diritto a poter guidare. La Fgci ha rivendicato che sebbene sia vero che i diritti delle donne in Arabia siano negati, proprio in occasione di Juve – Milan sarà comunque permesso di essere presenti per la prima volta allo stadio. Da sole e in un settore a loro riservato, ma comunque potranno esserci. Barbara Berlusconi nei giorni che precedono l’incontro ha risposto in qualità di vicepresidente del Milan alle domande del Fatto quotidiano di Marco Travaglio, polemizzando con chi ha strumentalizzato a suo dire l’evento calcistico: “Ipocrita assegnare al calcio il compito cambiare il mondo”. In Afghanistan negli anni 70, un paese musulmano modello consentiva alle donne di poter studiare e indossare la minigonna, senza coprirle come fossero degli oggetti. La questione femminile a qualunque latitudine è sempre una questione di patriarcato maschile. Una questione culturale, in cui dei diritti umani vengono soffocati. Per la tracotanza di pochi che soverchiano i diritti dei molti. La questione della libertà e della sua conquista è un tema che parte da molto lontano nella storia dell’umanità. Al netto delle polemiche sulla partita forse occorre cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno. Grazie a Juve – Milan le donne potranno entrare allo stadio. Il cammino verso il riconoscimento della libertà come valore universale è ancora lontano. Comunque questa partita è un punto di partenza.