Impresa, parola proibita
Domenico Citterio è un imprenditore. Lo incontro a Bologna. Durante una serie di riprese ed interviste che sto facendo, mi chiede cortesemente se possiamo farci due chiacchiere. Incontro accordato. E come spesso capita quando è il caso a metterci lo zampino, scopro un uomo, veronese, che mi racconta storia di vita vissuta che è ancora una ferita aperta, carne viva. Mi racconta di una collega che, suicida, ha preferito mollare avendo compreso e vissuto lo Stato come un nemico. Un persecutore che può farti male fino a travolgerti. È la linea guida dell’intera intervista. Il non senso di uno Stato che tratta l’impresa come un nemico. L’idea che diventa stereotipo, quella dell’imprenditore ladro, anche se non è vero. Anche se il 97% degli imprenditori italiani è un piccolo imprenditore o una piccola imprenditrice. Che vive fianco a fianco con i suoi dipendenti. Che biasima la finanziarizzazione dell’economia. “Ci danno dei ladri, ma se fossi un ladro, se con il mio lavoro volessi illecitamente sottrarre risorse, non farei l’imprenditore costretto a lottare per anni; piuttosto vado a fare una rapina, mi costa meno anche in termini di sofferenza. Bisogna cambiare questa dimensione, questo rapporto”. Un’intervista da vedere e rivedere. Perché l’impresa è ricchezza. È energia, sogno, volontà, creatività, sacrificio e rinuncia.
Soprattutto l’impresa è il soggetto che il lavoro lo crea giorno dopo giorno dopo giorno. Con il sudore delle rinunce, nelle mattine uggiose in cui piove o nevica ed in cui malgrado la febbre o il raffreddore si va comunque a lavorare, dove sabato e domenica non sono più i giorni del riposo. E non perché prevalga sempre la logica del danaro. Semmai perché quando quello che fai è un lavoro che ami e che a sua volta genera ricchezza, alzarti per lavorare diventa un valore a cui la tua vita non sa più rinunciare. Riuscire a vivere con dignità significa intraprendere e cogliere l’atrivo per generare vita nuova con lo stesso entusiasmo con cui osservi sorgere ogni mattina il sole e con la stessa continuità con cui ogni giorno il sole tramonta. Il senso della vita è coniugare passione e amore, ogni giorno